Ricordo di Kim Veltman- Memories of Kim Veltman
di Anna Dell'Agata

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Sunto: Il “Ricordo di Kim Veltnam”, l’avventura spirituale della ricerca non solo è un Omaggio ad un grande studios, che è in un baricentro pregnante tra Arte e Scienza, ed è stato ucciso dal virus a 71 anni, nella sua casa di Maastricht, ma è anche la storia di un incontro nella cultura: un incontro di idealità e di anime. Il “campo magnetico” è l’Aisu, l’Associazione internazionale per gli studi sull’Utopia, creata da Eugenio Battisti e dalla sua famiglia, la moglie Giuseppina Saccaro e il fi glio Francesco; le coordinate a priori sono il restare fuori dalle nicchie di una tradizione sociale borghese, perché ci si sente membri di una grande famiglia umana, che mira e lotta per i valori inscritti nella luce dell’intelletto. Un’umanità per cui “cosmos” e “taxis” come dice l’antica e ancora non superata sapienza greca, cioè l’Esistente, il Bello e l’ordine razionale coincidono e sono i binari della sopravvivenza della vita umana e del pianeta. Alla fi ne la sete di conoscenza vive solo al lume della Spiritualità..

Abstract: The memory of Kim Veltnam, the spiritual adventure of research is not only a tribute to a large studios, which is in a pregnant center of gravity between art and science, and was killed by the virus at 71 years old, in his home in Maastricht, but it is also the story of an encounter in culture: an encounter of ideality and souls. The “magnetic fi eld” is Aisu, the International Association for Utopia Studies, created by Eugenio Battisti and his family, his wife Giuseppina Saccaro and his son Francesco; the a priori coordinates are to remain outside the niches of a bourgeois social tradition, because you feel you are a member of a large human family, which aims and fi ghts for the values inscribed in the light of the intellect. A humanity for which cosmos and taxis as the ancient and still not outdated Greek wisdom says, that is, the Existing, the Beautiful and the rational order coincide and are the tracks of the survival of human life and the planet. In the end, the thirst for knowledge lives only in the light of Spirituality.

Anna Dell’Agata, figlia di matematici geniali, con una innata e forte vocazione al disegno, all’arte e alla ricerca, si è laureata a Roma nel 1968, con una originale tesi in estetica su Picasso, che sorprese e colpì Argan, correlatore di Emilio Garroni. Chiamata a collaborare dal 1968 nella sezione didattica del Museo e Galleria Borghese e nel 1978 nella Galleria nazionale d’arte moderna, ha condotto una personale sperimentazione, anticipando di anni tematiche poi diffuse nei media. Il suo libro sul Linguaggio grafico infantile, edito da Motta a Milano, ha interessato ambienti accademici, compresa l’Accademia di Brera. Come professore nei Licei, promuove nel 1989 il primo Corso, rimasto unico, di aggiornamento per le scuole di Storia delle tecniche artistiche, coinvolgendo illustri studiosi come Corrado Maltese e il decano del restauro in Italia, Pico Cellini. Il tema del ritratto segna tappe fondanti della sua ricerca e opera di artista, da un’intervista nel 1984 nel programma di Radio 2 di Anna Leonardi: La tela e l’anima, alla mostra e tavola rotonda del Centro Di Sarro nello stesso anno, per cui Eugenio Battisti propose una sezione di suoi ritratti fotografici in dialogo con gli autoritratti; sezione che accompagnerà la grande mostra itinerante Arte in Dinastia, Giuseppe, Mario, Anna Dell’Agata, 1895- 2008), opere e documenti, promossa dal Ministero dei Beni Culturali nel 2007, centenario della nascita del padre Mario, matematico, pittore, poeta, narratore; fino alla mostra nel 2013 di 60 Schizzi ritratti di persone famose nel Centro Aleph in Trastevere a Roma. Sue opere nelle diverse tecniche, dal disegno, alle incisioni, alla pittura, alla scultura e ceramica sono state esposte in grandi mostre antologiche a Roma, Urbino e Pescara. La sua tavola Messer lo Frate Sole, dipinta nel 2014, dimostra che la sua ricerca non è inquadrabile nelle poetiche formali di cui si occupa la storiografia artistica, ma è il frutto di questo suo doppio binario di ricerca tra arte e scienza.

ArteScienza Anno VII, N.13 giugno 2020